Kantharos miniaturistico

Ultima modifica 26 ottobre 2023

Il termine kantharos è di origine greca ed è usato per indicare la coppa da cui si beveva vino.

Il kantharos qui esposto ha la caratteristica forma aperta e manici molto alti e ampi che si alzano ben sopra il bordo del recipiente. 
Può avere dimensioni variabili ed era usato per i liquidi.

Questo esemplare è miniaturistico: la ceramica miniaturistica è stata letta dagli studiosi non solo come semplice diminuzione delle dimensioni reali di un oggetto di uso quotidiano, ma come oggetto dal valore simbolico appositamente creato per accompagnare il defunto.
Nel mondo etrusco, latino e greco veniva utilizzato per bere, probabilmente la stessa funzione l’aveva nella civiltà dei Piceni.
In questo esemplare l’orlo è piano e il ventre accenna appena ad un ingrossamento.
Il fondo su cui poggia è leggermente concavo.

Il vasetto ha un’altezza di cm 5,4, l’orlo è ovale e misura 5,4 per 7,6 cm.

L’originale è stato rinvenuto nella tomba 18 che ospitava una donna. Lo scheletro ritrovato era sepolto rannicchiato sul fianco destro e aveva un corredo semplice ma caratterizzato da numerosi oggetti di ornamento personale quali orecchini, collane, fibule, vasi e rocchetti per la filatura.

Datazione: VI sec. a.C.


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