Cothon con ansa a terminazione asciforme

Ultima modifica 26 ottobre 2023

Il cothon (o kothon) rappresenta una forma vascolare molto diffusa nel Piceno fino al V sec. a.C. variamente interpretata sotto il profilo funzionale: si ipotizza che il cothon fosse usato come bruciaprofumi o fosse un elemento collegato alla filatura e alla tessitura data la preponderante presenza nelle tombe femminili.
L’esemplare rinvenuto nella tomba 3 di Grottazzolina ha una particolare forma ad ascia del manico. 
Questo cothon presenta tre bugne, o protuberanze, due ai lati dell'ansa e una diametralmente opposta ad essa; è stato realizzato con argilla plasmata secondo la tecnica “a colombino” detta anche a “cercine” che consiste nel formare lunghi cordoni di argilla e arrotolarli su sé stessi fino a formare il vaso. 
Il collo è appena accennato mentre l’orlo si presenta ampiamente svasato.
Il vaso ha un’altezza di quasi 9 cm ed è stato trovato nella tomba 3 in cui era sepolta una donna con un corredo piuttosto ricco che, oltre al vasellame, era composto da monili di bronzo, osso e ambra.
Datazione: prima metà VI sec. a. C.


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