CHIESA DEL SS. SACRAMENTO E ROSARIO

Ultima modifica 11 marzo 2024

CHIESA DEL SS. SACRAMENTO E ROSARIO sita in Corso Vittorio Emanuele II.

La chiesa del SS. Sacramento e Rosario, posta prospet­ticamente al colmo del rettifilo ascendente del corso, fu eretta dalle due confraternite che le danno il titolo, nel secondo '700, con i fondi del lascito Alfonso Verzieri, un operoso e pio compaesano che nel '600 aveva legato i propri beni al fine di ingrandire la più antica ma angu­sta Chiesa di S. Petronilla, patrona di Grottazzolina. Su quel sito sorse la nuova Chiesa, presumibilmente sotto la direzione dell'architetto Pietro Agustoni, comasco, che operava a Fermo. La nostra Chiesa, dalla semplice pianta rettangolare absidata, ha la tradizionale facciata a cortina di mattoni, organizzata con coppie di paraste su due ordini sovrapposti; il coronamento è a timpano triangolare. Il campanile, con cella campanaria coronata da un cu­polino costolonato, affianca l'abside sulla destra. La forte sorpresa si ha non appena entrati, quando dalle sei alte finestre vediamo la luce naturale inondare l'interno, compiutamente e armonicamente decorato nel secondo '800 da Luigi Fontana e aiuti. La luce diffusa valorizza ogni dettaglio cromatico e plastico stabilito dal Fontana nell'unitarietà dello spazio, tutto godibile senza cesure d'ombra. Le pale degli altari laterali, dovute ai Ricci di Fermo e al Liozzi di Penna San Giovanni, pur collocate prima della decorazione, risultano inserite con tutta natu­ralezza nell'insieme. Il partito decorativo orna gli alzati con paraste di finto alabastro, dal caldo colore ambrato, che inquadrano i detti tre altari e due nicchie per ciascuna parete lunga.

I capitelli di stile composito reggono un fregio con iscri­zione a capitali romane. Sopra il cornicione aggettante, deambulabile, si aprono i vani delle finestre, raccordati alla volta con vele triangolari. La volta, dalla generosa ed elastica curvatura, è dipinta con tonalità pastello, in modo da non gravare sugli alzati; nell'asse centrale, in tre cornici mistilinee, sono dipinte le Virtù teologali, in for­ma di giovani donne. Il programma figurativo ha la sua maggiore consistenza negli affreschi della zona absidale: sul catino, l'Ultima Cena con la Comunione degli Apostoli; nell'abside, ai lati dell'altare maggiore, entro finti arazzi, a sinistra la Consegna delle chiavi a San Pietro, a destra la Lavanda dei piedi. Anche la pala d'altare è di mano del Fontana, tela che raffigura San Domenico che riceve il rosario dalla Ma­donna col Bambino. Retrostante alla pala d'altare, una nicchia ospita una Madonna lignea con Bambino di scuola napoletana del primo Seicento. Sulla controfacciata una grande lunetta sovrasta la can­toria con l'organo Callido, e vi risulta dipinta l'Annun­ciazione. Ai piedi della Vergine, al margine sinistro, inginocchiato, è ritratto idealmente il donatore Alfonso Verzieri. I quattro Evangelisti nelle nicchie sono gessi, maggiori del vero, abilmente plasticati dallo stesso Luigi Fontana. La chiesa del SS. Sacramento custodisce inoltre una Madonna «dei coppetti» di legno intagliato e dorato e, in sacrestia, canterani di noce con paramenti sacri. In una sala a pianterreno della casa parrocchiale si conser­vano dipinti barocchi e una pala con Santa Monica proveniente dall'omonima chiesa del quartiere Castello.

 

 

It’s the main church of the town dedicated to the SS. Sacrament and Rosary; it was erected in the second half of the 18th century,in order to enlarge the oldest but narrow Church of S. Petronilla, a patron saint of Grottazzolina. With a simple rectangular apsidal plan, it has a traditional brick curtain façade. Remarkable is the internal decoration due to Luigi Fontana, such as "The Last Supper with the Communion of the Apostles", the Delivery of the Keys to St. Peter " , “The Washing of the Feet. The altarpiece is also by the hand of Fontana, a canvas depicting St. Dominic receiving the Rosary from the Madonna and Child. Behind the altarpiece, a niche houses a wooden Madonna with Child of the 17 th  century. On the counter-façade a large lunette overlooks the choir with the Callido organ (18th century).


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