Bando per “SERVIZI IN CLOUD PER BUSINESS CONTINUITY, DISASTER RECOVERY E PER FAVORIRE LO SMART WORKING NELLE P.A. DEL TERRITORIO”, di cui al DDPF n. 103/INF del 24/07/2020

Pubblicato il 29 settembre 2021 • Bandi di finanziamento

REGIONE MARCHE, Bando per "SERVIZI IN CLOUD PER BUSINESS CONTINUITY, DISASTER RECOVERY E PER FAVORIRE LO SMART WORKING NELLE P.A. DEL TERRITORIO"

sab 06 nov 2021

Al fine di supportare la PA locale, la Regione Marche ha previsto, in attuazione all’Asse 2 “Migliorare l'accesso alle tecnologie dell'informazione” del POR MARCHE FESR 2014-2020 un Bando per la concessione di contributi in favore di Comuni della Regione Marche, che prevede il finanziamento di progetti finalizzati alla realizzazione e al dispiegamento di infrastrutture cloud.

 

L’intervento si colloca nell’ambito dell’Asse 2 - Azione 6.2 - Intervento 6.2.1B “Bando per servizi in cloud per business continuità, disaster recovery e per favorire lo smart working nelle P.A. del territorio”. Obiettivi dell’intervento sono i seguenti:

  1. Aiutare le PA del territorio regionale a mettere in sicurezza presso Regione Marche i loro dati e il loro patrimonio di servizi.
  2. Consolidare i CED delle PA del territorio presso le Infrastrutture del Regione Marche.
  3. Sostenere gli Enti locali del territorio nel consolidamento della nuova modalità di lavoro in Smart Working grazie all’erogazione dei servizi dei backoffice in modalità cloud al fine di garantire in modo efficace la continuità dell’azione amministrativa e al tempo stesso facilitare e consolidare un processo di trasformazione digitale e organizzativa della Pubblica Amministrazione.

Il contributo concesso sarà impiegato per la migrazione in cloud sulla piattaforma Elaastic presso il data-center Regionale del server per la Gestione dei Tributi Locali con contestuale migrazione verso un nuovo software gestionale per il quale si renderà necessaria le conversione dati.

L’attuale fase emergenziale pandemica ha evidenziato i limiti, come anche i vantaggi, di soluzioni organizzative basate sul cosiddetto smart working o lavoro agile. È evidente che non può trattarsi esclusivamente di un problema legato alla connettività lato organizzazione e dipendente ma tale scelta (a meno di emergenze del momento) deve essere sostenuta da una infrastruttura in grado di garantire non soltanto performance adeguata ma un livello di sicurezza superiore.

Come anticipato, lo smart working diffuso pone evidenti problematiche legate allo spostamento delle logiche di sicurezza da una visione centrata sul network ad una, più conforme ai tempi, visione centrata sul dato. Il trasferimento senza le dovute accortezze, regolamentazioni, sistemi di controllo, monitoraggio, filtering e, nei casi estremi, anche blocco, può esporre l’amministrazione a rischi non accettabili in termini di regolamentazione nazionale ed europea, come anche a problematiche reputazionali e di immagine.

Per questo motivo l’investimento del contributo è servito all’acquisizione di un sistema in grado di garantire un livello di sicurezza adeguato e conforme alla disciplina sulla protezione dei dati personali a prescindere dalle modalità di lavoro (in presenza o agile), dal posizionamento fisico del personale dipendente (in ufficio o in mobilità) e delle applicazioni utilizzate. Pertanto nel progetto viene previsto l’adeguamento del ced con il montaggio e la configurazione di Firewall ed una doppia linea ADSL.